- Nuovi Scavi a Mozia
Mozia (TP), 21 Ottobre ore 11:32 Dallo scorso 1 ottobre un gruppo di archeologi specializzati ha avviato una serie di lavori di scavo nell’area della cosiddetta “casa dei mosaici” nell’isola di Mozia. La campagna si concluderà il prossimo 31 ottobre e, oltre alle attività di scavi, prevede anche lo studio dei materiali rinvenuti. Si tratta della quarta campagna di ricerca condotta sull’isola di San Pantaleo da una missione dell’Università di Bologna in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e il Servizio del Parco Archeologico dello Stagnone di Marsala. I lavori che gli studiosi stanno conducendo in questi giorni si avvalgono anche della ospitalità della Fondazione “G. Whitaker”, proprietaria dell’isola e di un finanziamento del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. I protagonisti della ricerca sono giovani ricercatori formati nei corsi trapanesi e avviati con gli studi magistrali e di dottorato alla difficile impresa di riversare nella propria terra d’origine le competenze archeologiche acquisite con studi e curricula accademici, che li hanno impegnati per anni in un aggiornato confronto con le esigenze culturali della Sicilia Occidentale. Le ricerche che si stanno conducendo nell’isola stanno dando un contributo originale ed inedito per la storia dell’antica colonia fenicia e per la conoscenza delle fasi successive alla distruzione siracusana del 396 a.C. “In particolare – ci ha detto Enrico Acquaro, professore ordinario di Archeologia Fenicio-Punica dell’Università di Bologna -, la definizione nell’area sul versante orientale del complesso della casa dei mosaici ha dato modo di confermare e documentare la presenza della porta orientale della città punica, già segnalata da G. Whitaker, agli inizi nel ‘900, ma mai prima documentata con riscontri sul terreno. Porta orientale che si raccorda e si appoggia a quanto rimane del tracciato murario che prosegue verso l’imbarcadero moderno. Pur nella difficoltà della ricerca in un’area così sconvolta ed anche interventi di spoliazione ripetutesi nel tempo, le tracce conservate mantengono a pieno tutta la loro suggestione monumentale”. Quest’anno la Missione si è avvalsa della collaborazione della Soc. Coop. Sociale “Lilybaeum Archeologica O.N.L.U.S.” di Marsala e dell’Associazione “Meilichios – Centro di Studi Storici e Archeologici del Mediterraneo” di Trapani. L’Associazione Meilichios, formata da giovani ricercatori siciliani, ha già collaborato con la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna a diverse iniziative, tra cui un incontro tenutosi a Ravenna presso la biblioteca della facoltà e inserito nell’ambito dell’ Open day organizzato dalla rete bibliotecaria di Romagna e San Marino che aveva per tema “L’Archeologia al Cinema”. L’attività che l’Associazione intende svolgere interesserà diversi esperti archeologici e culturali emergenti nell’attuale realtà della Sicilia e delle sua proiezioni Mediterranee. La realizzazione di un sito darà conto dei primi risultati di queste iniziative.
Fonte: http://www.sicilianotizie.info/cronaca/nuovi-scavi-a-mozia/
- Ieri la conferenza di riapertura della sezione archeologica del Museo Civico del Complesso Monumentale San Pietro
Ieri mattina, presso il Complesso Monumentale di San Pietro, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto promozionale che accompagna la riapertura al pubblico della sezione archeologica del Museo Civico del Complesso San Pietro.All’incontro ha presenziato il soprintendente ai beni culturali di Trapani Sebastiano Tusa, il dirigente della Soprintendenza nonché coordinatrice scientifica del gruppo di lavoro Rossella Giglio, il Presidente della Società cooperativa Lilybaeum Archeologica, Armando Spanò, l’archeologo Alessandro Agate ed il sindaco Renzo Carini. Ed è proprio il primo cittadino lilybetano ad aprire la conferenza, rivolta anche e soprattutto a dirigenti scolastici ed operatori turistici. “Quella tracciata oggi – ha affermato il sindaco Carni – è un’ulteriore tappa verso l’obiettivo di mettere in rete le risorse territoriali. Un nuovo risultato, frutto dell’impegno di questa… amministrazione nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale di Marsala, con finanziamenti di oltre un milione di euro in 4 anni e mezzo, che hanno consentito l’avvio di nuove campagne di scavi, come il Decumano Massimo e le terme pubbliche che a breve verranno completate. Prossimamente inizieranno i lavori di completamento di Palazzo Fici dove potrà nascere un museo del vino all’avanguardia”. Piena soddisfazione è stata espressa anche dal soprintendente Tusa che ha rimarcato il fattivo ruolo del Comune a beneficio dei beni archeologici locali, aggiungendo: “Abbiamo cercato di recuperare l’identità dei Musei civici, già presenti nel territorio emiliano-romagnolo, che poi è in linea con l’obiettivo di legare la Città al Parco archeologico, il tutto volto a fare di Marsala un polo museale e navale di livello internazionale”. Il progetto per la sistemazione del Parco quindi, deve creare una forte unione tra città moderna e città antica. Tusa ha inoltre sottolineato che la moltiplicazione delle competenze nell’ambito dei beni culturali deve essere positiva e continua. “Abbiamo acquisito il baglio Tumbarello di Capo Boeo – ha detto il soprintendente –dove vorremmo creare un museo navale ed esporre i 2/3 della nave ritrovata a Marausa e 7 reperti della battaglia delle Egadi. C’è stata una lotta tra Marsala e Trapani per avere i reperti, ma se non avrò risposta da Trapani per la loro collocazione, sicuramente resteranno a Marsala”. Il dirigente Rossella Giglio, ha avuto parole di apprezzamento per tutti i funzionari, dipendenti e tecnici che hanno realizzato il progetto ed allestito il museo. “Tutto questo si è potuto realizzare – ha esordito la Giglio – grazie a tutto il gruppo di giovani che si sono occupati della sistemazione del museo ed un ringraziamento va anche al sindaco, al suo capo staff Matilde Adamo, al dirigente Giuseppe Fazio e al responsabile dell’Ufficio Tecnico Francesco Patti per la collaborazione”. Dopo le premesse del presidente della cooperativa “Lilybaeum Archeologica” Armando Spanò, l’illustrazione del progetto è stata affidata al coordinatore della sezione archeologica della cooperativa, Alessandro Agate che ha spiegato in quali sale verranno esposti i reperti, sale del Complesso San Pietro finalmente aperto al pubblico. “Abbiamo svolto un faticoso ma gratificante lavoro – ha dichiarato Agate – abbiamo pulito noi stessi tutte le sale, abbiamo riaperto quella che diventerà sala multimediale, abbiamo anche spostato pesanti teche. Le prime opere di pulizia sono state svolte dal dottor Guastella. E tutto questo è stato fatto a costi zero”. A conclusione dei lavori, la visita delle sette sale espositive che ha come nucleo centrale la collezione di Salvatore Struppa. Spazio anche alle epigrafi e allo scavo che mette in risalto l’antico basolato e le mura perimetrali del periodo tardo romano-medievale. Interessante, infine, la sala con i nuovi ritrovamenti provenienti dagli scavi di via Marettimo e via Paceco. Sono i primi reperti di quel laboratorio didattico che costituirà una delle anime del Museo Civico: una sorta di work in progress a servizi della città, dei visitatori e delle scuole in particolare. A breve verranno istallati i cartelli esplicativi in varie lingue e si vuole anche creare un percorso per non vedenti, con riproduzioni in ceramica dei vari reperti che possono essere toccati con mano. L’ultimo messaggio è stato lanciato dall’assessore alle Politiche giovanili, Letizia Arcara, che spera di realizzare presto la settimana dell’arte e della cultura: “Invito tutti gli enti ad elaborare un progetto per far si che Marsala diventi centro di cultura di tutta la Provincia”.
Fonte: Marsalace.it
- Viva l’Italia – Rossellini
In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, avvenute il 17 marzo 2011 a Marsala, la Società Cooperativa Sociale “Lilybaeum Archeologica” ONLUS, che si occupa dello sviluppo di percorsi turistici, forte del desiderio di promuovere e favorire i messaggi culturali legati soprattutto alla nostra amata terra di Sicilia attraverso le forme più varie, ha voluto rendere omaggio agli uomini che con le loro gesta hanno scritto la storia del Risorgimento attraverso la proiezione di un film di un regista d’eccellenza come Roberto Rossellini. Egli infatti fu uno dei registi italiani più illustri, padre del Neorealismo, corrente cinematografica che negli anni ’50 fece conoscere ed amare il cinema italiano in tutto il mondo, in occasione dei 100 anni dell’Unità d’Italia nel 1961 realizzò “Viva l’Italia!”, un film per celebrare la spedizione dei Mille. Il neorealismo è considerato il movimento del cinema italiano che ha conquistato maggiori consensi e maggiore fama in tutto il mondo descrivendo e celebrando un’Italia fatta di storie comuni e di gente genuina, l’anteprima di questo film di Roberto Rossellini si tenne al Teatro dell’Opera di Roma il 27 gennaio 1961. Il film narra la spedizione dei Mille del 1860 guidata da Giuseppe Garibaldi, dallo scoglio di Quarto sino all’incontro di Teano (26 ottobre) con re Vittorio Emanuele II. L’evento è stata l’occasione giusta per celebrare una giornata così importante come quella dei 150 anni dell’Unità d’Italia ma anche per rivedere un’opera importante e spesso dimenticata del grande regista Rossellini che con essa ci ha regalato una versione storica degli eventi neorealistica e quindi meno pomposa ma più vicina alla realtà attraverso un effetto da pagina di cronaca. Infatti, la scelta di festeggiare i 150 anni della nostra Unità d’Italia anche attraverso la visione storico – artistica – umana di uno dei migliori lavori di un grande maestro come Rossellini, i cui film sono dei capolavori indimenticabili in tutto il mondo, non è stata un caso visto che la corrente neorealista ben descrive l’universo di vera italianità, permeata da gente laboriosa, onesta e ricca di valori, inoltre una delle particolarità del film “Viva l’Italia!” è quella di essere stato interamente girato proprio nei luoghi dove avvennero le vicende e le battaglie descritte dalla nostra storia. Numerose le persone intervenute all’evento, accolte dal personale in servizio della Lilybaeum Archeologica, il tutto ha avuto inizio intorno alle 11:00 nella sala conferenze “Enzo Genna” del Complesso Monumentale di San Pietro, tale luogo è stato scelto anche perché ai piani superiori è ospitato il Museo garibaldino. All’evento hanno partecipato la Dott.ssa Maria Antonietta Nocitra, in qualità di coordinatrice della Lilybaeum Archeologica, la quale dopo aver introdotto il film “Viva l’Italia!” attraverso un cenno alla storia professionale di Roberto Rossellini, in rappresentanza della Pubblica Amministrazione l’Assessore del Comune di Marsala Vincenzo Ronci, il Dott. Armando Spano’ in qualità di membro della direzione della società organizzatrice e per concludere l’Avv. Ignazio Caruso, Presidente dell’Associazione Storia Patria Marsalese, che ha delle analisi personali sul periodo del Risorgimento, dopo questa breve conferenza si è dato inizio alla proiezione. Quel giorno ci sarebbe dovuto essere anche il Dott. Renzo Rossellini, primogenito del regista e produttore di fama mondiale, che sarebbe tornato a Marsala dopo 50 anni, e cioè da quando venne a riprendere alcune sequenze del film essendo stato, egli, aiuto regista di “Viva l’Italia!”, ma per sopraggiunti problemi di salute, dovuti ad un malore improvviso, non è potuto più intervenire alla proiezione. Infatti la targa ricordo preparata con i loghi della Lilybaeum Archeologica, del Comune di Marsala e della Regione Sicilia per ringraziare il Dott. Rossellini della sua presenza, gli è stata recapitata dalla Dott.ssa Maria Antonietta Nocitra in persona. Il film, sottoforma di copia restaurata pervenuta dalla Cineteca Nazionale di Roma al Dott. Renzo Rossellini e spedita da lui stesso alla Lilybaeum Archeologica, ha avuto una durata di circa 2 ore ed è stato seguito dal pubblico presente con grande interesse ed attenzione fino al suo termine.